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sabato 6 marzo 2010

GIUSTIZIA
Senza perdersi in analisi scontate, riteniamo che le risorse necessarie a rendere efficiente ed efficace l’amministrazione della giustizia,  debbano reperirsi privatizzando gran parte dei servizi connessi ai procedimenti o comunque introducendo meccanismi manageriali e di produttività al fine di garantire un processo veramente breve e giusto. Occorre portare presto a regime il processo telematico e con esso l’accesso a distanza presso le cancellerie.  Occorre rivedere l’accesso ai ruoli di giudice e ai profili professionali delle cancellerie, anche al fine di consentire, ai tanti laureati privi di lavoro,  uno sbocco professionale anche temporaneo e,  al sistema, un apporto di energie senza oneri fissi. Si archivi al più presto la dispendiosa e ridicola stagione dei “liberi” difensori civici, fin quando non si ritenga di svincolarli dall’elezione da parte dei consigli comunali, cioè dal compromesso tra poteri forti. Si chiuda la ingloriosa esperienza dei giudici di pace, altrimenti detti “giudici di casa”, avendo essi assicurato poca pace ai cittadini ed essendosi in molti garantiti un sistema per raddoppiare i propri redditi, spesso senza alcuna preparazione e sopratutto alcuna voglia adeguata a sollecitare la conciliazione. Si avvii al più presto la istituzione degli organismi di conciliazione su base “no profit”, cioè da fare gestire alle associazioni di consumatori e di difesa dei cittadini e non a società tra professionisti, con l’unico vincolo che dovranno attingere ad una graduatoria nazionale dei conciliatori,  con libero accesso a questa anche di cittadini non italiani, formulata da una "commissione informatica" che dia priorità alla professionalità sul campo e non teorica poi alla maggiore età ed escluda coloro che siano iscritti ad albi professionali o siano già precari di qualsiasi pubblica amministrazione. Siano trasferite in modo diretto ed esclusivo alla giurisdizione volontaria le competenze dei Consigli degli Ordini Professionali e dei Collegi  riferite a iscrizione, cancellazione dagli albi ed illeciti disciplinari.

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